Dichiarazione di Irene Testa, coautrice insieme ad Alessandro Gerardi del libro Parlamento zona franca, rivolta all'Associazione Allegato B che ieri ha chiesto un incontro alla Presidente della Camera sullo stato di "assoluta precarietà e incertezza lavorativa" in cui versano i lavoratori del Palazzo:
«Sei un contrattista al nono rinnovo annuale, in violazione delle direttive europee? Sei un portaborse, a cui ogni mese minacciano l'esclusione dalla mensa? Sei un dipendente di Gruppo, a rischio di tornare a casa appena il gruppo parlamentare va sotto soglia? Un addetto ai piani degli immobili di Scarpellini? Un precario del servizio di ristorazione, soppresso e ricostituito ogni tre per due?
Non umiliarti all'ennesima petizione ai Presidenti di Camera o Senato!
Non chiedere di lavorare baciando la pantofola del Sultano!
I diritti conculcati, oltre ogni livello di dignità, hanno un GIUDICE cui ricorrere, quello di tutti gli altri cittadini!
ABBASSO L'AUTODICHIA, che ci tratta come sudditi!
E tu, giovane dipendente di ruolo delle Camere, credi davvero che la promessa dei trattamenti extralusso dei più anziani sia per te motivo sufficiente per masticare amaro oggi?
Ti riconosci nella "ristrettissima cerchia di lavoratori ... dotati di innumerevoli privilegi rispetto al resto dell'intera popolazione lavorativa italiana" (con cui il giudice del lavoro di Roma ha respinto il ricorso dell'OSA contro i tagli)?
C'è una sede in cui gridare che gli assunti dopo il 2001 prendono come qualunque ministeriale? C'è una sede in cui gridare che demansionamenti, maltrattamenti, umiliazioni e peggio ancora devono finire?
Non siamo i prigionieri di Zenda FIRMA ANCHE TU CONTRO GESTIONE PERSONALE DEGLI ORGANI COSTITUZIONALI. BASTA UN SEMPLICE CLIC!
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