mercoledì 5 agosto 2015

Lettera al giornalista Sergio Rizzo del Corriere della Sera

Lettera al giornalista Sergio Rizzo del Corriere della Sera
ABOLIZIONE AUTODICHIA: BUEMI, NON E' UNA MIA BATTAGLIA IN SOLITARIA
"Stimato dottor Rizzo, 
La ringrazio di aver evidenziato oggi sul Corriere della Sera le conseguenze negative che derivano dalla sopravvivenza dell'istituto dell'Autodichia nel Parlamento italiano (unico nel panorama delle democrazie del XXI secolo, secondo la sentenza Corte cost. n. 120 del 2014). Unico motivo di precisazione, che traggo dalla lettura del Suo pregevole articolo, è quello secondo cui vi sarebbe un generale consenso - ai limiti della connivenza - per il mantenimento in vita di questo istituto. 

Consultando i miei interventi nelle sedute dell'Assemblea del Senato del 6 novembre 2013, del 23 dicembre 2013, del 20 febbraio 2014, del 7 agosto 2014 (con testo in allegato A), del 24 settembre 2014 e del 4 agosto 2015, potrà apprezzare come uno dei filoni più costanti della mia attività parlamentare sia stato proprio la richiesta di superamento di quest'anomalia. Alla stessa stregua, depongono gli ordini del giorno G/1120/18/1a, G/1120/61/5, G57 sul Doc. VIII, n. 4 e G54 sul Doc. VIII, n. 6, a mia prima firma, tutti contro l'autodichia e per il rientro nella legalità delle attività amministrative delle Camere e degli altri organi costituzionali, alla stessa stregua di qualsiasi altra pubblica amministrazione. 
Né si tratta di una battaglia che conduco in solitudine - proprio ieri 28 colleghi (tra cui un Questore del Senato) si sono uniti a me in un voto in Assemblea su questo punto - o di cui porto la primazia: il mio disegno di legge n. 1175 riconosce il suo debito, nei confronti dei testi che erano volti allo stesso scopo e che erano già stati presentati, nella scorsa legislatura, dai senatori Maritati e Leddi e dalla deputata Rita Bernardini. 
Confido infine che anche alla Camera la medesima sensibilità sia colta ed a tal fine ho inviato a tutti i colleghi, chiamati a decidere in merito alla costituzione in giudizio a difesa di questo odioso privilegio, uno dei pochi articoli che la libera stampa ha finora scelto di dedicare a questa battaglia. 
Con i migliori saluti,
Sen. Enrico Buemi 
Roma, 5 agosto 2015

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