giovedì 6 febbraio 2014

SENATO. BERNARDINI/TESTA. GRASSO DECIDE DI RINUNCIARE ALL'AUTODICHIA DEL SENATO, MA SOLO CONTRA PERSONAM


In riferimento all’autodifesa resa stamane nell’Aula dal presidente del Senato, il segretario dei radicali italiani Rita Bernardini e Irene Testa, coautrice insieme ad Alessandro Gerardi del libro Parlamento zona franca  hanno dichiarato:

“Dobbiamo essere grati al Presidente del Senato per aver dissipato dallo scranno più alto di palazzo Madama il dubbio sul fatto che il Senato faccia parte dello Stato-apparato (e, quindi, possa costituirsi in giudizio autonomamente rispetto alla Presidenza del consiglio).

Si tratta di un dubbio che, per la verità, non ha mai sfiorato i radicali: in tempi non sospetti abbiamo sostenuto che le Camere del Parlamento sono sottoposte alle stesse regole di tutte le pubbliche amministrazioni dello Stato italiano. A dire il vero, è una posizione che finora vede contrario proprio il Senato, che presieduto da Schifani si è costituito in Cassazione e presieduto da Grasso s’è costituito in Corte costituzionale a difesa dell’autodichia, che quel dubbio nega in radice.

Non resta che auspicare una maggiore consequenzialità, nei comportamenti della Presidenza del Senato, revocando il mandato a costituirsi dinanzi alla Corte costituzionale nella vicenda aperta dall’ordinanza n. 10400 della Corte di cassazione: se il senatore Grasso vuol dimostrare di saper agire “in piena autonomia e indipendenza”, metta da parte le convenienze delle strutture burocratiche degli organi costituzionali e ne affermi, inconfutabilmente, la sottoposizione alla legge.”

Nessun commento:

Posta un commento